3 strategie per usare gli Hashtag con intelligenza!

Nelle ultime settimane ho letto post, articoli ed ho seguito un video corso…
onestamente, dopo un analisi attenta e scrupolosa posso affermare con certezza che non se ne viene a capo.
Ho trovato tutto ed il contrario di tutto.
Vi lascio quindi 3 strategie, quelle che mi sembrano più convincenti, che potete testare sul vostro profilo, per capire quale sia quella più adatta per il vostro caso specifico.


TIPS 1:

utilizzarne tutti quelli a disposizione, ovvero 30
13 di grande portata, 13 media, 4 piccola.
L’ampiezza della portata degli # è proporzionale al potenziale organico del profilo, ovvero quanti like prende in media un post organicamente
Mettiamo il caso che la tua media sia di 100 like: gli hashtag “grandi” (come #food) devono prendere in media 150/200 like.
Quelli medi (ad esempio #foodtuscany) la stessa cifra di like.
Mentre quelli di piccola portata (estremamente verticali: #ristorantemontecatini) meno di 100 like.
In tal modo il post ha la possibilità di scalare la classifica dell’hashtag medi e piccoli, ed avrai più visibilità ed essere percepito come post di qualità dall’algoritmo.
Poi sono andata sul suo profilo IG della persona che teneva il corso, e non ne usa nessuno.



TIPS 2:

Utilizzarne pochi, estremamente specifici e verticali per categorizzare il tuo profilo. In pratica aiuta l’algoritmo a capire di quale argomento tratta il post e mostrarlo di conseguenza alle persone potenzialmente interessate.



TIPS 3:

Crearne uno “tuo”, nuovo e personale, facile da scrivere senza errori e che coinvolga il tuo pubblico. Questa strategia dovrebbe avere l’obiettivo di stimolare gli utenti a creare a loro volta contenuti aggiungendo il tuo Hashtag.
Non penso che ci sia una formula magica per migliorare il traffico organico grazie agli Hashtag, possiamo però fare varie prove e trovare quelli giusti per noi.
Io ad esempio preferisco utilizzarne pochi, specifici, e nel primo commento piuttosto che nella didascalia del post.



Attenzione allo SHADOWBAN:

nella gallery di Instagram trovate i miei consigli per evitare lo shadowban, ovvero di utilizzare per sbaglio hashtag giudicati negativamente dalla piattaforma (con calo di copertura dei tuoi post).


Per concludere:
non credo che una di queste soluzioni sia quella giusta per ogni caso specifico… Non c’è nessuna formula matematica e nessuna direttiva da Instagram a riguardo.
Quello che credo prioritario sia la coerenza della strategia Hashtag che scegli di intraprendere con la comunicazione che hai portato avanti fino a questo momento, come vuoi posizionarti, quali emozioni vuoi comunicare, a quale target?

Se hai un brand un po’ fighetto di abbigliamento, ad esempio, po’ essere deleterio pubblicare la lista infinita di hashtag per prendere qualche visualizzazione in più… il rischio è quello di dare un aspetto poco elegante e ricercato al tuo post, l’utente noterà una discordanza tra l’allure che hai dato al tuo profilo con quello che hai pubblicato.
Possono sembrare delle “esagerazioni” ma le persone che decidono di seguire il tuo profilo, continueranno a farlo se trasmetti coerenza, non solo di contenuti, anche di forma.

Francamente credo che possa essere un po’ superficiale non guardare con occhio critico anche un’azione semplice ed automatica come quella di scrivere qualche hashtag.

Quali Hashtag usare per crescere su Instagram?


Nessuno. Concentriamoci sulla qualità dei contenuti per costruire in un secondo momento una strategia di crescita (magari collaborazioni, ads, influencer marketing…)

Ma quindi gli Hashtag sono inutili?


No! Puoi utilizzarli come “parole chiave” per intercettare un tuo potenziale cliente, ovviamente dipende dal prodotto o servizio che offri. Sei un fotografo? Puoi inserire tra i post il nome del tuo servizio #shootingperinstagram ad esempio… chiunque farà quella ricerca troverà il post con la descrizione del tuo servizio e magari una bella gallery con il tuo ultimo lavoro.

Se hai domande o dubbi scrivimi pure su Instagram: @delrosso.giulia
Rispondo sempre a tutti!